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4. disturbi somatoformi

Mente e corpo sono entità spesso considerate come separate che invece sono strettamente collegate e interdipendenti, la psiche rappresenta infatti una complessa funzione del nostro corpo inscindibile da esso. Insieme formano un unico sistema integrato, influenzato da fattori biologici, psicologici, sociali.
I Disturbi Somatoformi, sono più frequenti di quanto non si pensi, hanno una genesi multifattoriale (fattori costituzionali, sociali, culturali, evolutivi, ambientali etc.) e insorgono spesso in concomitanza con fattori di stress psicosociale, con grandi cambiamenti nella vita del soggetto, più spesso eventi negativi, legati a un conflitto con un’importante persona di riferimento o a una perdita, rispetto ai quali il soggetto stesso inconsapevolmente si autocensura. I disturbi somatoformi possono interessare qualsiasi organo o regione del corpo.
Il termine “somatoforme” proviene dal greco soma (corpo, fisico) e dal latinoforma (aspetto, forma). La caratteristica comune in questi disturbi è infatti la presenza di sintomi fisici che fanno pensare ad una condizione medica generale e che non sono invece giustificati da essa, né dagli effetti di una sostanza o da un altro disturbo mentale. Il soggetto esprime un disagio attraverso il corpo: un tentativo inconsapevole di gestire una situazione di conflitto utilizzando l’organismo o parti di esso.
Eseguire esami di tipo medico è importante per escludere possibili cause organiche, ma, quando questi hanno esiti negativi è importante chiedersi se il problema abbia una origine psicologica, anche se tale relazione non sempre è immediata: capita spesso infatti che vengano diagnosticati soltanto dopo molto tempo dalla loro comparsa, in quanto l’iter legato ai vari accertamenti e consulti di diversi medici, può essere molto lungo.
Va specificato, in ultimo, che la somatizzazione di per sé non è necessariamente patologica, può essere considerata come una modalità di risposta alle sollecitazioni ed agli stress della vita: si parla di veri e propri disturbi quando l’intensità e la frequenza di questo tipo di reazione divengono tali da generare una compromissione significativa del funzionamento della persona, quando creano un eccessivo ricorso all’assistenza sanitaria, quando il problema diventa invalidante.
I Disturbi Somatoformi, secondo il DSM IV-TR (Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali) comprendono il disturbo di Somatizzazione (associazione di dolore e sintomi gastro-intestinali, sessuali e pseudoneurologici), il disturboSomatomorfe Indifferenziato (lamentele fisiche non giustificate per almeno 6 mesi), il disturbo di Conversione (sintomi ingiustificati su funzioni motorie volontarie e sensitive), il disturbo Algico (caratterizzato dal dolore), l'Ipocondria(paura/convinzione di avere una malattia) e il disturbo di Dismorfismo Corporeo(preoccupazione/convinzione di presentare un grave difetto fisico).