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7. disturbi del sonno

I disturbi del sonno sono diventati un serio problema medico, psicologico e ad elevata incidenza sulla popolazione mondiale. Le principali alterazioni che possono essere subite dal sonno riguardano sia aspetti quantitativi sia aspetti qualitativi. La durata “normale” del sonno varia considerevolmente da persona a persona, cosicché alcuni soggetti necessitano di dormire poco (dormitori brevi), mentre altri richiedono una quantità di sonno maggiore della media (dormitori lunghi). In entrambi i casi sopra citati, tuttavia, non è presente una patologia, poiché durante le ore diurne il soggetto presenta un normale livello di vigilanza. I disturbi del sonno sono invece caratterizzati da un riposo carente per qualità e quantità che provoca disagio e compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto.
Secondo il DSM IV (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) i Disturbi del Sonno si dividono, in base all’eziologia, in quattro sezioni principali:
1) Il Disturbo del Sonno correlato ad Altro Disturbo Mentale implica un vissuto intenso di disturbo del sonno conseguente ad un disturbo mentale diagnosticabile, spesso un Disturbo dell’Umore o un Disturbo d’Ansia, ma sufficientemente grave da richiedere un’attenzione clinica indipendente;
  2) Il Disturbo del Sonno Dovuto ad una Condizione Medica Generale comporta un vissuto intenso di disturbo del sonno conseguente agli effetti fisiopatologici diretti di una condizione medica generale sul sistema sonno-veglia;
3) Il Disturbo del Sonno Indotto da Sostanze implica rilevanti vissuti di disturbo del sonno conseguenti all’uso concomitante, o alla recente interruzione dell’uso, di una sostanza;
4) I Disturbi Primari del Sonno sono generati da anomalie dei meccanismi che regolano il ritmo sonno-veglia, spesso complicate da fattori di condizionamento.